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domenica 31 ottobre 2010

Una poesia per l'autunno

Ha 15 anni questa poesia, che scrissi di slancio per celebrare la mia stagione preferita, quando i versi e le emozioni fluivano da me come acqua fresca.
Mi è sempre piaciuta e mi pare bello, ora che ho un blog, poterla donare a chi vuole leggerla.
Mi farebbe piacere un vostro commento, miei tre affezionati lettori... ogni tanto, tanto per!


L'Autunno
è nostalgia di se stesso;
come afferra, a mani tese
il calore dell'Estate che fugge
e ne assorbe il tramonto
ed i riflessi
d'oro!
Dentro l'Autunno io nasco,
tra le foglie che sfarfallano al suolo,
nell'odore di muschio,
ed il sapore
aspro
di bacche.
Dentro il suo caro tepore,
nelle sue fresche sere
e i primi freddi;
nelle sue notti lunghe,
i trasparenti cieli di turchese.
Vento, vento d'autunno,
fratello ai miei sensibili pensieri,
dita per l'arpa
di occhi cuore chiome-
vento malinconico e felice
di rannicchiarsi sotto una montagna
od increspare l'acqua
freddolosa.
Sole d'Autunno, prigioniero
in legioni di femmine foglie
tra inni ardenti di rigenerazione,
e pioggia, d'acqua, di odori
e terra-
Pioggia che d'autunno
delle sere
è compagna.

Dentro i tuoi brividi nasco.
E nei tuoi caldi e generosi soli
percepisco il respiro dell'Inverno.
Creatura d'autunno
tra l'estate di pelle che si sfiora
all'orizzonte,
ed i mesi di casa e di lana;
creatura di passaggio,
e mai sarò e saprò null'altro
che il tuo profumo di terra umida
che un giorno fu
e un giorno sarà
germoglio.

venerdì 29 ottobre 2010

Con il WWF e la Grande Tela della Biodiversità

A fine maggio ero stata tra gli organizzatori e i coordinatori del Primo Raduno degli Artisti Naturalisti italiani, all'Oasi WWF di Orbetello; un'esperienza faticosa ma bellissima, dove insieme a una trentina di artisti da tutta Italia abbiamo realizzato una grande tela sulla Biodiversità da donare al WWF.
Bene, oggi la tela è servita da sfondo alla consegna dei Panda d'oro per la Biodiversità, alla sala conferenze della Commissione Europea, a Roma. La tela è stata riempita poco a poco e senza una pianificazione, ma ci sembra riuscita bene. Ora verrà collocata all'ingresso della sede WWF Italia a Via Po 25, a Roma. Altre foto del raduno su http://www.flickr.com/groups/1424420@N20/

venerdì 22 ottobre 2010

un rospo in giardino! a toad in my garden!

In 15 anni che sto  in questa casa in città, nel mio giardino non avevo mai avuto un incontro così sorprendente. Non so descrivervi la mia contentezza, io adoro i rospi e questo non l'ho preso in mano solo per non disturbarlo. Com'è arrivato qui questo bel rospo lungo 10-12 cm? il mio vicino ha uno stagnetto- abbiamo giardini separati da un muretto basso- e forse ha "sentito" l'acqua a distanza, ma rimane un mistero da quale pertugio sia sbucato. La natura non manca mai di sorprenderci...
In all these 15 years that I've lived in this town house, I had never had such a surprising encounteer in my garden. How on earth has this 10-12 c. long  toad reached my garden, considering its confining gardens, one with a pond, have low walls as boundary? I was so happy I can't tell you, I adore toads and I didn't pick this one up only because I didn't want to traumatise it.

MILANO

Ho vissuto intensamente questi tre giorni a Milano, con la bella compagnia di Lucia e della sua famiglia. Ho visitato molte chiese, musei, piazze e ammirato Milano sotto un sole generoso, insolito e quasi troppo caldo.
Pochissimo il tempo per disegnare, ma sto sperimentando le penne multicolori e mi trovo benissimo. Ecco un ritratto rubato a una ragazza addormentata sul treno, e la Pietà Rondanini, capolavoro incompiuto di Michelangelo nel Museo del Castello Sforzesco.

I have spent three very intense days in Milan with my friend Lucia and her lovely family. I visited churches, museums and squares under a steady sunshine, very unusual for this time of year. I had very little time to draw, but I found that multi-coloured byro pens are ideal and have lots of potential.
Here is a portrait of a sleeping girl on the train and the masterpiece Pietà Rondanini, Michelangelo's unaccomplished work, at the Castello Sforzesco.

lunedì 11 ottobre 2010

A L'Aquila, un'altra volta- Once again in L'Aquila

Questa volta posto qui i disegni fatti ieri a L'Aquila, fotografati maluccio e poi partiti per Pescasseroli.
Una giornata bellissima ma fredda, tranne per il calore umano del nostro gruppo. E' fredda una città senza gente, senza auto, senza voci, senza caminetti accesi. E' fredda come la morte.
E' stato bello incontrare e rivedere tanti artisti, mossi dallo stesso desiderio, raccontare questa realtà e poter "fare qualcosa" con le matite e i colori.
Una piccola realtà, unacarrioladidisegni.blogspot.com, ma che ieri ha avuto una buona copertura stampa e anche un'Ansa con foto e video.
Essendo tanti, ci hanno organizzato per gruppi di "quarti"(quartieri) e gli aquilani hanno richiesto di concentrare la nostra attenzione sulle chiese "capo-quarto". Difficile scegliere cosa disegnare quale dettaglio, quando tutta la situazione ti grida di guardare ogni dettaglio, ogni pietra fuori posto, ogni selva assurda di tubi. Difficile, avendo poco tempo, i giornalisti che ti seguono discretamente ma ti chiedono una foto, una posa, e poi vorresti andare a vedere quello che hanno fatto gli altri, ma sono negli altri "quarti" e ci rivede solo nella grande tavolata del pranzo, sotto l'ombra degli alberi dei Giardini.
This time I will post here the drawings  I made on Sunday at L'Aquila. When I will have them scanned they will be added to unacarrioladidisegni.blogspot.com with all the others. We were a warm group of artists but the town was cold as death. No sounds, no people, no cars, no smoking chimneys.
Being a lot of people in the Red Zone, still off limits for the citizens, we were divided into groups and sent to the pricipal churches, that represent each quarter of town. 

La prima sosta è stata a Santa Giusta, e subito gli sketchers più attivi hanno scelto un paricolare e hanno iniziato a disegnarlo. Io son stata attratta dalle erbe ormai  secche che sono cresciute a ridosso dei tubi di sostegno, in una stratificazione di materiali che parte dal muro di pietra, passa al legno di appoggio per i tubi di ferro, e termina nei fiori e nelle bacche di rosa, un segno dell'inesauribile indifferenza della natura ai cataclismi, della caparbietà dei semi che radicano anche tra le macerie.
The first sketch comes from Santa Giusta , severely damaged , and I concentrated on the dried-up herbs and rose hips that formed the last of four layers: stone wall, wooden plank, metal scaffolding, and nature's unending energy. 


La seconda in un'altra piazza , devastata quanto San Pietro a Coppito, una piazza con palazzi di rara bellezza, forse destinati alla demolizione. La chiesa capo-quarto è Santa Maria Paganica, la cui copertura non c'è più. Eppure si è costruito un timpano di acciaio, tale e quale nella struttura a quelli antichi in legno, che aspetta di essere issato al suo posto, chissà quando, e chissà perchè. Perchè la precedenza alle chiese? Ci tengono veramente così tanto gli Aquilani? O forse non preferirebbero ringraziare Dio sotto il tetto di casa propria?

The second stop was in the once beautiful Square of Santa Maria Paganica ,with wonderful buildings, maybe awaiting to be demolished. The church has no roof or dome, yet a new steel gable has been made, of the same kind as the ancient oak ones, and awaits to be hoisted on top of the high and crumbled walls. But when, and why give priority churches? Wouldn't aquilans rather thank God from under their own roof?

venerdì 1 ottobre 2010

MANGIATOIA PER API- A BEE-FEEDER

Ho passato l'estate a constatare, desolata, l'assenza quasi totale di api e farfalle. Le disinfestazioni per la zanzara tigre- presumo- hanno fatto crollare il loro numero. La buddleia, detta "l'albero delle farfalle", non ha attirato che qualche cavolaia e un paio di Vanessa atalanta. Così a settembre, avendo un contenitore adatto e un po' di tempo, ho realizzato una mangiatoia per farfalle, che avevo illustrato nel manuale"B come Biodiversità" edito dall'ARP.  Per molti giorni non ci sono stati visitatori, e con mia grande delusione, lo sciroppo ha cominciato ad ammuffire. Poi...è passata un'ape e ha sparso voce. Ormai il dolce liquido viene aspirato in poche ore! E ho la gioia di stare nutrendo un piccolo alveare, sito chissà dove, pagherei per saperlo. Non è tempo di impollinazione quindi è tutto ok!

I spent all summer desolated by the nearly total  absence of butterflies and bees. I think the cause must be in the pest control that the council has been doing to fight the plague of tiger mosquitoes. My buddleia was visited only by some whites and a couple of red admirals. And so, in september, having the right material and some time on my hands, I decided to produce a butterfly feeder.I had illustreted the instructions for a guide on Biodiversity, edited by ARP. For many days no creature came to visit, and the syrop began to mould, to my disappointment. Then...a busy bee past by and spread the news. Now the sweet liquid is sucked up in a few hours! And I have the joy to be feeding a small beehive, who knows where. I'd pay to know where they come from. There's no pollination at this time of year so its all ok!