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sabato 29 ottobre 2016

Fine ed inizio. End and beginning.

Ci sono periodi della vita in cui tutto quello che sembra fondamentale viene sospeso; una malattia, un cambiamento di lavoro, un guaio o anche un viaggio diverso.
Siamo abituati ormai a versare dentro il web, nei social network, il nostro privato; problemi, dolori, gioie, mentre alla dimensione più intima concediamo sempre meno spazio.
E' anche vero che canali come Facebook sono divenuti quasi imprescindibili e hanno spostato i followers dai blog (la nostra stanza) al profilo FB (la piazza sotto la finestra...).
Il 14 dicembre la mia vita è cambiata. Mia madre Edda ha avuto un ictus che l'ha lascata semi-paralizzata e depressa.
Tutto il resto è passato sullo sfondo di un grande dolore, di una necessità interiore a portare conforto a una donna prima indipendente e generosa, attiva e curiosa.
Mia madre, inglese, era stata un'artista per un decennio; poi il matrimonio con un italiano i quattro figli avevano appagato la sua perenne insicurezza.
Ho riscoperto e pubblicato su Facebook i suoi lavori giovanili ; potete vederli qui https://www.facebook.com/media/set/?set=a.988663227910338&type=1&l=2171acc998

Un temperamento e un talento forti e drammatici, una mano abile e occhio sensibile, scolpiva , dipingeva e disegnava benissimo.
Ecco un suo autoritratto:
Self-portrait by Edda Gabrielle Harris, my mother

Mentre il doloroso viaggio verso la sua morte continuava, ricoverata in clinica, ho deciso di ritrarla mentre dormiva: non mi sarei mai perdonata se avessi mancato di rendere omaggio alla sua bellezza sfiorita, cogliendola prima che il dimagrimento costante ne rubasse anche la somiglianza.
E' stato un gesto d'amore e lei lo ha apprezzato.
Portrait of my ailing mother asleep. August 2016


Non si è più gli stessi dopo che i tuoi genitori non ci sono più. Io mi sto ponendo tante domande. Ti chiedi quanto sei stata te stessa e quanto invece sei stata per far contenti loro; quanto di quello che credi tuo invece lo hai ereditato.
E' un momento di grande crescita e bisogna , eventualmente, potare delle radicate abitudini o atteggiamenti se vedi che in realtà erano li per renderli felici e orgogliosi di te, ma non erano giusti per te.
Ora libera dall'affanno per la sua sopravvivenza corporea, mi pongo come obiettivo di vivere appieno  per me , e cercare di realizzare i miei sogni senza paura e senza troppe rinunce.

Riprendo a disegnare e insegnare con spirito nuovo.
La vita è un dono prezioso , e non ne va persa una scintilla, un'occasione, un momento di crescita.
A presto, amici.



domenica 22 maggio 2016

Conclusione di Sketch Your Park

Nell'ambito del progetto Life GoPark,  patrocinato dalla Regione Lazio e dal Parco dei Castelli Romani e finanziato dall'Unione Europea, ho avuto il piacere di essere coinvolta, come testimonial e giurata,nel progetto Sketch your Park,  proposto dalla Cooperativa Anima Mundi e da Elisabetta Mitrovic, donna solare e collega, illustratrice naturalista e vulcanica operatrice.
E' stato emozionante sfogliare i 160 elaborati , realizzati in pochi mesi da bambini e maestre del Lazio, spesso in versi, con dichiarazioni d'amore per il proprio Parco, per la Natura, combinando tecniche diverse spesso con una maturità e unità stilistica notevole.
Quante idee,quanta varietà, che  tesoro! Che non vada disperso...bisogna portare il disegno naturalistico nelle scuole,subito, prima che il telefonino si sostituisca definitivamente allo sguardo e alla manualità.
Condivido alcune belle immagini della premiazione,svoltasi a Genzano , e di alcuni elaborati.
Purtroppo molti,di pregio, sono stati esclusi per vizi formali : il nome della scuola  scritto sull'elaborato. Speriamo che la prossima edizione sia ancora più ricca!
elaborati  da selezionare

uno  dei pannelli  collettivi  realizzati  il  20


alcune  opere vincitrici esposte


spiego le migrazioni ai bambini

uno  dei pannelli  collettivi   realizzati  il  20

 

domenica 8 maggio 2016

Sketch Your Park - Il disegno è un racconto della natura



un breve video racconta il lavoro di quattro pittori e disegnatori naturalisti italiani.

Sono tornata- I'm back

Sono tornata qui sul mio blog dopo tanti mesi. E' stato un viaggio difficile, mozzafiato,nella difficoltà e nel dolore, nell'emergenza e la responsabilità. Un ictus che ha lasciato mia madre semi-paralizzata, e le infinite cose da fare, cui pensare, da coordinare con i miei fratelli, mesi e mesi vissuti di corsa; chi c'è passato lo sa. Durante questo viaggio ce n'è stato un altro, di lavoro; se lavoro si può chiamare un'esperienza bella e arricchente, nuova e dall'esito incerto. Con Ars et Natura stavolta al freddo,in Finlandia, per realizzare opere finalizzate a far conoscere la natura intorno a Kuusamo.
A fine marzo siamo partiti in 7; ad aspettarci il nostro Fabrizio Carbone, instancabile promotore e grande interprete della natura in genere e della Lapponia in particolare.
Non frequento la neve, mi piace ma non ho mai sciato: ero curiosa e preoccupata del freddo e  del bianco.
Ma i cambiamenti climatici sono stati dalla nostra parte: la temperatura, durante il soggiorno, non è scesa sotto i 4°. Così ho potuto dipingere all'aperto, ben infagottata, nel Parco di Oulanka, e inaltre situazioni.
Abbiamo anche avuto il regalo  di un'aurora boreale, verde...
tutto ciò che ho prodotto- quasi- è in queste immagini.
Lo sviluppo sarà in estate.














martedì 22 dicembre 2015

Auguri da un prato d'erba

Sdraiati in un prato d'inverno, scoprilo nei suoi colori nascosti. 
Tutto è piccolo, e tutto è grande. 
E come tante altre volte, i giorni  ricominciano ad allungarsi, segno della circolarità del tempo, dell'orbita della Terra, della danza della vita. 
Andata e ritorno, crescita e fine si alterneranno anche quest'anno.
Quindi auguri, goditi tutto della vita, anche le sue stranezze,i suoi momenti tristi.
Nel prato della vita c'è tutto.

giovedì 10 dicembre 2015

Artisti per la Natura

E' con molto piacere che parteciperò a questo evento. 
Oltre a concorrere alla realizzazione di un'opera collettiva con tema il lago, farò un intervento sulla Nuova Zelanda, basato sul mio taccuino di viaggio, illustrando tanti interessanti aspetti della gestione passata e presente di un patrimonio naturale unico al mondo. Spero che sarete in molti a venire a trovarci.
Blue duck farm, North Island

Zealandia, Wellington

Queen Charlotte's Trail, South Island

lunedì 2 novembre 2015

LE PERSONALITA' DELLE CARTE.

Parliamo della carta da acquerello...
Mia sorella mi ha regalato dei fogli di carta artigianale realizzata nella Valle delle cartiere presso Garda. Come sempre quando si prova una carta nuova, mi sono messa "in ascolto"; la carta è una realtà sensibile e non sai come potrebbe reagire.
Alcune sono affamate  e mangiano il colore, altre hano sete e assorbono l'acqua troppo presto.
Ci sono, tra le assetate, quelle che si seccano subito e quelle che, spandendo l'acqua nella loro trama, rendono i margini "vaghi", atmosferici.
 Quelle ostiche respingono l'acquerello creando una fine puntinatura "refrattaria", come in questo caso o anche in carte come la Arches, qualche volta (nessuno è perfetto).
Altre carte sono feline, e appena le sfiora un po' d'acqua, inarcano la schiena e si contorcono.
Le antipatiche sono così ispide che il pennello fatica a scorrere.
Quelle sottomesse ma fragili prendono tutto ciò che vi metti sopra, ma se ripassi con il pennello, la superficie va in pezzetti...poi ci sono le frettolose, che non ti danno il tempo di finire una stesura che- voilà- la fatidica righina (le frettolose sono anche le assetate...) ma vanno bene per i dettagli fini; quelle economiche, dispettose, non c'è una pennellata che non ti torni in faccia;
quelle lente, lente, come questa; richiedono pazienza per l'asciugatura, prudenza nel controllarne il grado, ma danno il tempo di ri-intervenire con calma.
Poi ci sono le carte veramente buone: puntuali nel tempo, precise nei dettagli e affidabili nelle stesure, robuste quanto basta per non inalberarsi a contatto dell'aqua, accoglienti per il pennello e generose con i colori.
Ogni carta ha la sua personalità; sarebbe carino farne un "catalogo caratteriale"...ma poi ognuno di noi ha le sue preferenze.
Di quelle industriali io prediligo la Fabriano artistico e la Windsor Lana, tra le semi-artigianali la Artem di Fabriano.